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Casini, 'Meloni e Acquaroli vogliono rinviare Regionali a 2026'

Casini, 'Meloni e Acquaroli vogliono rinviare Regionali a 2026'

Dem contrari, interpellanza per conoscere la linea della giunta

ANCONA, 10 dicembre 2024, 13:14

Redazione ANSA

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"Acquaroli e Meloni temono la sconfitta e tentano il rinvio delle elezioni regionali 2025 al 2026". Lo scrive in una nota la capogruppo dem in Consiglio regionale Marche Anna Casini che esordisce: "nelle ultime settimane sono emerse indiscrezioni riguardo la possibilità che le elezioni regionali previste per settembre 2025 vengano posticipate alla primavera 2026. Questo scenario richiederebbe un decreto legge ad hoc, un decreto legge della 'paura di perdere le elezioni'".
    "Meloni e Acquaroli - attacca - temendo la sconfitta alle prossime regionali previste per settembre 2025, vogliono prolungare il mandato di almeno sei mesi con buona pace delle regole e del rispetto delle istituzioni. Davvero pur di mantenere gli incarichi vogliono forzare la democrazia?".
    "Abbiamo il fondato sospetto - prosegue la capogruppo dem - che la Regione Marche intenda allinearsi al governo anche in sede di Conferenza Stato Regioni. Per tale motivo, al fine di fare chiarezza, abbiamo presentato un'interpellanza per sapere se la Regione Marche sosterrà la necessità di rinviare il voto regionale. Noi siamo assolutamente contrari a tale ipotesi, anche perché mentre per i comuni è il Ministero a decidere, per le Regioni è la Costituzione a stabilire che le elezioni debbano essere convocate entro 60 giorni dalla scadenza del mandato e nelle Marche è il Presidente che stabilisce la data".
    "Un rinvio - conclude Casini - permetterebbe al centrodestra di prolungare un mandato che ha già causato numerosi danni al nostro territorio, bloccando ulteriormente il progresso e le opportunità per le Marche a partire da sanità, lavoro e infrastrutture. Noi crediamo fermamente nel rispetto delle regole democratiche e della volontà dei cittadini. Manipolare le tempistiche elettorali per convenienza di parte rappresenta un abuso politico di potere. Vigileremo affinché i diritti dei marchigiani non siano calpestati".
   

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