I negoziatori dell'Eurocamera e
dei Paesi Ue si incontreranno domani a Bruxelles per il secondo
e potenzialmente ultimo incontro negoziale interistituzionale
sul rinvio di un anno del regolamento contro la deforestazione
importata. Secondo più fonti vicine al dossier, la riunione di
domani potrebbe essere quella decisiva per trovare l'intesa.
In Consiglio si è creata una solida maggioranza di Stati
membri fermamente contrari a riaprire il testo della proposta
della Commissione Ue, come invece richiesto dall'Europarlamento
che ha adottato in plenaria otto emendamenti promossi dal Ppe
con il sostegno dell'estrema di destra tra cui la richiesta di
aggiungere una categoria di 'Paesi a rischio zero' a cui
garantire un iter semplificato. In vista del negoziato e per
avvicinare le posizioni, la negoziatrice per l'Europarlamento,
la Popolare Christine Schneider, avrebbe inviato una lettera
alle capitali precisando di non voler insistere sulla creazione
di una categoria a 'rischio zero' ma chiedendo di introdurre
attraverso una clausola di riesame un impegno da parte della
Commissione europea a garantire la semplificazione delle
disposizioni per gli operatori provenienti da quei Paesi.
A quanto si apprende, nel corso del primo round negoziale che
si è tenuto il 21 novembre scorso, da parte sua l'esecutivo
europeo avrebbe garantito di voler sottoscrivere nel testo
dell'accordo una dichiarazione scritta con l'impegno a un futuro
intervento di semplificazione, ma solo se il Parlamento
rinuncerà agli emendamenti proposti. Nell'ottica di poter far
entrare in vigore il rinvio di un anno per tempo, i negoziatori
hanno poco tempo per raggiungere un accordo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA