Addestrare gli atleti alla rianimazione e percorsi veloci per le ambulanze: sono le misure suggerite dal presidente nazionale Sis 118 Mario Balzanelli, a proposito di situazioni simili a quella del calciatore della Fiorentina Edoardo Bove.
"Tutti gli atleti professionisti, proprio perché si trovano ad essere i più vicini a questi tragici eventi, devono essere periodicamente addestrati e certificati in merito alla acquisizione delle competenze rianimatorie di base", osserva Balzanelli riferendosi alla certificazione Blsd (Basic Life Support Defibrillation), che comprende le tecniche di rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce, disostruzione delle vie aree dai corpi estranei".
Per il presidente del 118 è altrettanto importante che durante un evento sportivo siano "preventivamente assicurati alla ambulanza di rianimazione, di norma già presente sul posto e pronta a partire in qualsiasi momento, percorsi logistici veloci di rapido accesso allo scenario dell'evento e di altrettanto fulminea via di uscita verso l'ospedale, senza ostacoli che impediscano o rallentino, in qualsivoglia modo il passaggio".
Entrambe le misure sono cruciali, rileva, perché "in caso di arresto cardiaco improvviso, i minuti che separano l'insorgenza dell'evento dalla possibilità concreta di salvarsi, quindi di tornare a vivere pienamente, senza esiti neurologici invalidanti, sono pochissimi: 3 - 4 al massimo".
L'obiettivo prioritario è infatti garantire alla vittima "le manovre di rianimazione, facilmente eseguibili"e "in grado di fornire, proprio in quei minuti di estrema vulnerabilità, un'ossigenazione minimale del cervello e del cuore". E' "indispensabile", aggiunge Balzanelli, che "chiunque abbia assistito all'evento (improvvisa perdita di coscienza con crollo al suolo della vittima) sia in grado di effettuare il massaggio cardiaco, con assoluta tempestività e in modo appropriato.
L'acquisizione di questa competenza rianimatoria di base deve rappresentare, a partire dagli anni della scuola, una priorità assoluta nella programmazione, che - conclude - si auspica congiunta e sinergica, del ministero della Salute e del ministero dell'Istruzione".
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