Oltre 5 milioni di utenti unici
(quindi più dei cittadini della regione) hanno fatto accesso
nell'ultimo anno alla rete 'EmiliaRomagna Wifi', gestita da
Lepida per conto della Regione, che conta 12.504 punti di
accesso. I dati raccolti servono per sovraintendere alle
attività tecniche del servizio, ma testimoniano anche il grande
successo di questo servizio. Le elaborazioni sui gruppi di punti
di accesso consentono di analizzare, ad esempio, i numeri di
utenti in un grande sito, come ad esempio l'Aeroporto di
Bologna, dove, nel mese di luglio, ci sono stati circa 300mila
accessi.
L'idea di avere un WiFi a disposizione di tutti, libero e
gratuito, collegato direttamente alla rete Lepida con punti di
accesso alimentati in fibra si è sviluppata negli anni anche se
vede il suo coronamento nel 2017 mediante la modifica della
legge regionale 11 del 2004 che autorizza Lepida ad offrire al
pubblico il servizio gratuito di connessione ad internet.
Come nome identificativo della rete (Ssid) si è scelto
EmiliaRomagnaWiFi, estendendolo poi ad essere "EmiliaRomagnaWiFi
wifiprivacy.it" in modo da informare, sempre e comunque l'utente
sulla privacy, appunto riportata e accessibile al sito
wifiprivacy.it. Il sistema, di cui è titolare Regione
Emilia-Romagna, prevede l'erogazione dell'indirizzo Ip da due
Dhcp centralizzati e ridondati e la navigazione su indirizzi
pubblici con Nat su due apparati ridondati. Il sistema ha visto
aggregare al suo interno tutte le reti WiFi esistenti sul
territorio presso Enti locali e presso la Sanità.
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