(di Lorenzo Padovan)
Il Genoa torna a sorridere (2-0)
sfruttando un'incredibile serie di errori dell'Udinese, che
spalanca un'autostrada al grifone verso i tre punti. Gara
condizionata dall'espulsione di Tourè al 3', per un fallo da
ultimo uomo. Per i friulani è la settima sconfitta nelle ultime
dieci gare, da quando cioè erano soli in vetta con 10 punti.
All'inizio è storica rivoluzione in casa Udinese: dopo
svariati anni di difesa a 3, Runjaic rompe il tabù e schiera
quella a 4, anche per tamponare l'assenza dello squalificato
Bijol. In avanti, capitan Thauvin chiamato a ispirare il doppio
centravanti pesante Lucca-Davis. Viera risponde con il tridente
agile formato da Miretti, Zanoli e Pinamonti. Per Balotelli,
l'inizio è ancora in panchina.
Il match cambia dopo soli 120 secondi perché Tourè paga i
suoi 206 centimetri di altezza e la lentezza nel breve: sbaglia
un retropassaggio e rifila una manata per fermare Zanoli
lanciato verso Okoye. Rosso diretto per aver impedito una chiara
occasione da rete. Sulla punizione dal limite, Pinamonti cerca
di sorprendere Okoye sul suo palo, ma il portiere nigeriano
respinge in tuffo. Il tecnico tedesco dei friulani, nonostante
l'inferiorità numerica, a sorpresa non rinuncia al tridente -
arretrando Karlstrom al centro della difesa - e così per
l'Udinese inizia una gara di sofferenza: nei primi 13' il
possesso dei bianconeri è appena oltre il 10%. E, infatti, dopo
aver fatto girare la palla da una parte all'altra del campo, il
Genoa trova la rete. Badelj lascia partire una conclusione su
cui Thorsby tocca per Pinamonti, che insacca da due passi dopo
una interminabile revisione al Var per valutare la posizione del
bomber di scuola Inter. L'Udinese è in bambola e Ehizibue fa un
altro regalo di Natale anticipato: con un secondo retropassaggio
sciagurato consegna a Thorsby la sfera. Il norvegese salta con
una finta Okoye e cerca di depositare in fondo al sacco, ma
Giannetti in scivolata miracolosa evita il raddoppio.
Nell'intervallo Runjaic torna sui suoi passi: inserisce
Ebosse e Kristensen in difesa spostando Zemura a destra: i
sacrificati sono Ehizibue e Lucca, lasciando a Thauvin il
compito di provare a sostenere Davis.
Il giro palla del Genoa è lentissimo: i liguri hanno paura di
sbilanciarsi e offrirsi al contropiede e i padroni di casa di
sbilanciarsi, così per 23' non accade nulla. Fino a che Zanoli
si accende sulla destra, lascia sul posto Ebosse e arriva quasi
sul fondo, lasciando partire un cross che tocca il piede di
Giannetti e si insacca alle spalle di Okoye. Alla mezz'ora
arriva anche il turno di Balotelli accolto dai tifosi genoani
con un boato. Ma la gara è finita da un pezzo. E a Udine si
sentono i primi fischi di stagione: ora bisogna guardarsi le
spalle.
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