"Ero uscito di casa per prendere le
sigarette da un amico . Non c'entro nulla con la morte di
quell'uomo". Questo è quello che avrebbe dichiarato questa notte
al Pm Massimiliano Siddi negando ogni coinvolgimento nella
vicenda, il 31enne fermato dai carabinieri alcune ore dopo
l'accoltellamento di Renzo Cristofari, il netturbino 68enne di
Caprarola, in provincia di Viterbo.
Il giovane, rappresentato dagli avvocati del foro viterbese
Paolo Casini e Vania Bracaletti, al momento sarebbe trattenuto
nella caserma dei carabinieri di Ronciglione, dove è stato
portato ieri sera dopo che i militari lo hanno prelevato dalla
sua abitazione situata a una cinquantina di metri dal luogo del
delitto. Abitazione che subito dopo è stata sottoposta a
sequestro giudiziario.
Intanto a distanza di poche ore emergono nuovi particolari
sulla morte del 68enne. Sembra infatti che il suo aggressore lo
abbia ucciso, sferrandogli almeno 5 coltellate all'addome,
mentre si trovava proprio di fronte alla casa della madre
92enne.
Sulla vicenda permangono ancora punti oscuri che i
carabinieri stanno tentando di chiarire, come per esempio la
sparizione dell'arma usata per l'omicidio, che tuttora gli
inquirenti starebbero cercando.
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