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Elezioni in Romania, vincono i socialdemocratici con il 22,1%

Elezioni in Romania, vincono i socialdemocratici con il 22,1%

Ma i tre partiti di ultradestra insieme superano il 31%

BUCAREST, 02 dicembre 2024, 12:26

Redazione ANSA

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In Romania, a scrutinio pressoché ultimato, si conferma il successo nelle legislative di ieri del Partito socialdemocratico (Psd) ma al tempo stesso una forte avanzata del fronte dell'ultradestra sovranista, che sarà rappresentata nel nuovo parlamento da tre formazioni.
    Dopo lo spoglio del 99,8% delle schede, al Psd è andato il 22,1% dei voti. Seconda forza è l'Alleanza per l'unità dei romeni (Aur, estrema destra) con il 17,9%, seguita dal Partito liberale (Pnl) al 13,2% e dall'Unione Salvate la Romania (Usr, centrodestra) che ha ottenuto il 12,3% delle preferenze.
    L'estrema destra tuttavia in complesso supera il 31% se si considera il risultato di altre due formazioni che hanno raggiunto lo sbarramento del 5% per l'ingresso in Parlamento: il partito Sos Romania guidato dalla filorussa Diana Sosoaca attestato al 7,3% e la nuova formazione giovanile Pot con il 6,4%. Un'avanzata, quella dell'ultradestra, che osservatori e analisti collegano alle persistenti difficoltà economiche in Romania e alle inquietudini e preoccupazioni suscitate dalla guerra nella vicina Ucraina.
    Sarà rappresentato nel nuovo parlamento di Bucarest anche l'Udmr, il partito della minoranza ungherese, che ha ottenuto il 6,4% dei voti. Con un'assemblea così frammentata, non sarà facile comporre una maggioranza per un governo stabile.
    Attualmente il Paese balcanico è guidato da un'alleanza tra socialdemocratici e liberali, con alla testa il premier Marcel Ciolacu (Psd), uscito sconfitto a sorpresa dal primo turno delle presidenziali del 24 novembre scorso.
    Le elezioni parlamentari si sono tenute a cavallo tra i due turni delle presidenziali - il ballottaggio è in programma l'8 dicembre - e per oggi è attesa la decisione della Corte costituzionale sulla conferma o meno del risultato del primo turno dopo il riconteggio dei voti. Ad affermarsi a sorpresa il 24 novembre è stato Calin Georgescu, esponente di estrema destra, filorusso e no-vax, il cui successo è stato però contestato da un altro candidato che ha denunciato brogli. Le autorità hanno al tempo stesso messo sott'accusa la piattaforma TikTok, veicolo principale della campagna elettorale di Georgescu, che avrebbe favorito il candidato dell'ultradestra.
    Ciò ha indotto l'Alta Corte a ordinare il riconteggio dei voti.
    Se il risultato verrà confermato, Georgescu affronterà al secondo turno domenica prossima Elena Lasconi, leader dell'Usr, affermatasi anch'essa a sorpresa al primo turno.
   

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